Molte domande che spesso ci pongono i nostri clienti riguardano la corrosione dell’acciaio e la sua resistenza ad essa.
Ma in cosa consiste la corrosione?
Qualsiasi metallo ha come nemico la corrosione. Come spiegato nel post della scorsa settimana (leggi post) l’acciaio comune, reagisce con l’ambiente, andando a formare una superficie che contiene ossido di ferro. Ma cosa succede alla superficie? Quest’ultima, essendo estremamente porosa, permette al processo di ossidazione di continuare. Questo fa sì che il processo penetri nell’acciaio, andando a corroderne la superficie e producendo, quindi, il fenomeno della ruggine. E se si parla di acciai inossidabili? La superficie passivata che si forma su questo tipo di acciaio, solitamente, è in grado di impedire la corrosione. Ma come? In pratica, isolando il metallo dall’ambiente esterno.
Il fenomeno della corrosione. Cosa tenere in considerazione?
Spesso, si pensa alla parola “inossidabile” come sinonimo di resistente a corrosione. E’ proprio per questo che in molti casi si sceglie di mettere in servizio un determinato componente in acciaio inox, sperando nella sua resistenza ai più svariati tipi di ambienti e condizioni di esercizio. E’ necessario, quindi, specificare che non esiste un unico tipo di acciaio inossidabile ma ce ne sono differenti versioni per le diverse applicazioni. Importante risulta, infatti, scegliere la giusta lega a seconda delle condizioni ambientali, proprio per non incorrere in fastidiosi inconvenienti. Ma cosa bisogna fare per garantirne la tenuta nel tempo? Fondamentale è tenere determinati accorgimenti durante la lavorazione, la saldatura e, infine, l’installazione.
Finitura superficiale dell’acciaio inox e resistenza alla corrosione. Sono connesse?
Una domanda ancora molto frequente è se “c’è qualche relazione tra la finitura superficiale dell’acciaio inossidabile e la sua resistenza alla corrosione”? La risposta è sì. Esiste, infatti, una relazione tra le due cose. Ad ogni differente tipologia di finitura corrisponde un diverso grado di resistenza agli agenti corrosivi. Generalmente, infatti:
- tanto minore è il grado di rugosità superficiale dell’acciaio inossidabile
- tanto maggiore sarà la sua resistenza agli agenti corrosivi.
Per esempio, un trattamento superficiale di sabbiatura renderà l’acciaio inox meno resistente rispetto a uno di elettrolucidatura.
E la composizione chimica dell’acciaio?
Prevedere il comportamento nel tempo di un materiale metallico, a contatto con un certo ambiente, risulta davvero difficile. Come detto in precedenza, gli acciai inossidabili, autopassivandosi, possono far fronte anche alle condizioni più aggressive. E’ proprio la loro composizione chimica uno dei fattori principali che portano la resistenza alla corrosione. Uno degli elementi fondamentali è, per esempio, il cromo (Cr). Infatti, maggiore sarà il contenuto di cromo presente in lega, maggiore sarà la resistenza alla corrosione.
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