Sembra una domanda banale, ma spesso i nostri clienti non hanno un’idea chiara di che tipo di materiale sia l’acciaio in generale. E quello inossidabile, nello specifico.
Che cos’è l’acciaio?
Iniziamo dando una breve definizione dell’acciaio in generale. Questo è una lega di ferro che ha al suo interno una percentuale di carbonio non superiore al 2,06%. Se questa percentuale viene superata, infatti, le proprietà dell’acciaio di modificano e la lega prende la denominazione di ghisa.
Ma possono essere presenti altri elementi oltre al carbonio? Negli acciai legati, per esempio, sono presenti altri elementi che riescono a influenzarne le caratteristiche chimico-fisiche in maniera positiva. La possibilità di legare l’acciaio con altri elementi, quindi, lo rende un materiale estremamente versatile.
E l’acciaio inossidabile?
Dopo aver parlato dell’acciaio semplice, vogliamo concentrarci anche su quello inossidabile. L’acciaio inox identifica tutte quelle famiglie di acciai che hanno un contenuto minimo di cromo (almeno l’11%). Questo elemento, infatti, rende il materiale estremamente resistente alla corrosione. Ma perché gli acciai inossidabili sono resistenti alla corrosione? Proprio grazie al fenomeno della passivazione. Tutti gli elementi presenti in questo tipo di acciai reagiscono con estrema facilità all’ambiente circostante. Il cromo, in particolare, permette la formazione di un sottile strato protettivo. E’ proprio quest’ultimo a proteggere il materiale da eventuali attacchi corrosivi. Ma come si crea, nello specifico, lo strato protettivo? E’ il risultato della reazione tra l’acciaio inossidabile e l’acqua presente nell’ambiente, come ad esempio l’umidità nell’aria che si trasforma in condensa sulle superfici metalliche. Questa reazione produce un ossido-idrossido di ferro-cromo dove:
- l’ossido si concentra sul lato vicino alla parte metallica
- l’idrossido si concentra verso l’esterno.
Ma quali sono le caratteristiche dello strato passivato?
- sottile ed invisibile
- aderisce perfettamente al materiale
- aumenta la sua resistenza in base al contenuto di cromo.
Non solo cromo.
Ci sono altri elementi che permettono all’acciaio inox di essere utilizzato in diverse applicazioni. Il nickel, il molibdeno oppure il titanio, infatti, fanno sì che questi tipi di acciaio possano essere piegati, saldati, stampati e anche lavorati meccanicamente. Tradizionalmente, gli acciai inossidabili si dividono in tre famiglie, proprio secondo la loro microstruttura:
- Austenitici (con un’ottima resistenza alla corrosione e facilmente lavorabili, forgiabili e saldabili)
- Ferritici (con una buona resistenza meccanica e una moderata resistenza alla corrosione)
- Martensitici (con caratteristiche meccaniche molto elevate, risulta ben lavorabile alle macchine e può essere sottoposto a tempra).
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