Solitamente le condotte sottomarine vengono posate sotto la superficie del mare. Il piano di posa di queste condotte, infatti, è il fondo marino.
Condotte sottomarine. Quali sono le applicazioni?
Le condotte sottomarine, grazie alle moderne tecnologie, possono essere impiegate sia in acque:
- convenzionali (tratti di mare con profondità fino a 500 m)
- profonde (tratti di mare con profondità oltre i 500 m).
Questa tipologie di tubazioni, trova applicazione in tantissimi campi quali:
- oleo/gasdotti: in giacimenti offshore
- idraulica: per la realizzazione di
- tratte a mare degli emissari effluenti dagli impianti di depurazione
- varianti di tracciati sulle litoranee per zone altamente popolate
- acquedotti per l’alimentazione idrica-potabile delle isole
- ingegneria (in generale).
Che tipo di materiale viene usato? E perché?
Per la realizzazione delle condotte sottomarine, l’acciaio risulta il materiale che viene utilizzato con maggiore frequenza. Questo perché? I motivi sono semplici. Perché ha:
- un peso specifico notevole
- una buona resistenza al traino.
Ma come ovviare, invece, alla sensibilità dell’acciaio alla corrosione? Per garantire la durabilità nel tempo (senza perdite di resistenza meccanica dipese dal decadimento chimico) di questo materiale è fondamentale fornire la condotta di un sistema di protezione catodica, grazie a un anodo sacrificale.
Acciaio ma non solo..
Le condotte sottomarine, proprio per le pressioni esterne e le sollecitazioni flessionali in fase di posa a cui vengono sottoposte, vengono solitamente realizzate con acciai ad elevate resistenze meccaniche.
Ma queste tubazioni non sono solo in acciaio. Possono, infatti, essere create in diversi materiali come la ghisa, il poliestere (rinforzato con la fibra di vetro), i materiali plastici e cementizi. Questo tipo di materiali vengono usati, soprattutto, per l’immissione in mare di acque reflue depurate.
Ma quali sono i pro e i contro dei differenti materiali?
MATERIALI PLASTICI
- hanno una buona resistenza a corrosione
- sono flessibili (ideali per terreni rocciosi)
- si riescono a trasportare con facilità (avendo un basso peso specifico)
- hanno una scarsa resistenza all’abrasione
- devono essere appesantiti.
MATERIALI CEMENTIZI
- sono pesanti
- hanno una buona resistenza all’abrasione
- problematiche relative alle giunzioni tra tubi
- le armature sono sensibili alla corrosione.
GHISA
- peso specifico notevole
- buona resistenza al traino
- sensibilità alla corrosione
- problematiche relative alle giunzioni tra tubi.
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