correnti galvaniche e vaganti
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Come Proteggere la Tua Barca dalle Correnti Galvaniche e Vaganti?

Come detto nel post della scorsa settimana, le correnti galvaniche e vaganti possono causare danni ai metalli presenti su una barca. Ma quali danni possono causare? E come possiamo proteggere le imbarcazioni? Scopriamolo insieme..


Correnti galvaniche e vaganti. Quali potrebbero essere i danni e alcune possibili soluzioni?

Prima di tutto, iniziamo chiedendoci da cosa riconosciamo i danni causati da questo tipo di correnti. Un esempio è proprio la presenza di una polvere di colore verde intorno ai rivetti che sono presenti alla base d’albero di una barca. Ma cosa potrebbe accadere se non si fa nulla? Nel tempo, le correnti galvaniche che si stanno esercitando in quel punto dell’albero, formerebbero dei buchi che lo indeboliranno fino a farlo cadere. Cosa fare quindi? Per cui, una soluzione drastica sarebbe quella di riparare in maniera sostanziale l’albero, modificandone di fatto l’elasticità per sempre.

Qualche altro esempio di danni da correnti galvaniche e vaganti.

Un altro esempio è quello della corrosione dei dadi di ferro montati su prigionieri di acciaio per fermare il bulbo delle barche (pratica utilizzata molto tra gli anni ’70 e ’80). Questi dadi, corrosi dalle correnti, sono portati a cedere facendo cadere i bulbi e causando a volte l’affondamento delle imbarcazioni oppure facendole rigirare.

Infine, un’altra situazione di pericolo può essere causata dal mancato isolamento di due materiali differenti montati su una barca, come ad esempio piastre di acciaio inox di rinforzo montate sotto verricelli della catena dell’ancora in ghisa. L’inox, messo a contatto diretto con la ghisa, di fatto la corrode. Ma questo cosa comporta nello specifico? Questo, di fatto, causa la deformazione dei buchi dove passano i bulloni che tengono il verricello. Questi, infatti, si allargano facendo volare il verricello in acqua insieme alla catena.

Com’è possibile proteggere la propria imbarcazione?

Ma come possiamo proteggere le imbarcazioni dai danni causati dalle correnti galvaniche e vaganti? È necessario, infatti:

  • cambiare i rapporti dei potenziali dei metalli presenti sulla barca
  • in presenza di elementi in alluminio (metallo con potenziale elettrico contenuto e più sensibile alla corrosione galvanica), collegare, quindi, sempre metalli meno nobili (cioè con un potenziale più basso) come lo zinco. Spesso, infatti, sotto o all’interno dello scafo vengono fissati degli anodi sacrificali che si consumano al posto degli altri metalli.

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