Oggi dedicheremo il nostro post al problema dell’installazione degli impianti fotovoltaici in zone con vincoli paesaggistici. E’ possibile installarli? Come fare?
Pannelli solari: quando serve l’autorizzazione paesaggistica?
I pannelli fotovoltaici non possono essere esclusi di default da zone in cui sono presenti vincoli paesaggistici, è necessario, quindi, valutare caso per caso la possibilità di installarli su un edificio tenendo sempre conto del contesto paesaggistico circostante. Nei casi in cui è possibile la realizzazione di un impianto fotovoltaico è fondamentale la scelta di strutture di supporto che rispettino le limitazioni paesaggistiche, in grado quindi di minimizzare l’impatto estetico.
Ma cosa s’intende per vincoli paesaggistici?
Il vincolo paesaggistico è uno strumento giuridico previsto dalla legislazione italiana a favore di determinate aree geografiche con un alto tasso artistico, storico, culturale o di particolare pregio ambientale. Se l’immobile su cui intendete installare i pannelli fotovoltaici si trova in un’area soggetta a tutela paesaggistica, di conseguenza, proprio i pannelli dovranno rispettare alcuni particolari requisiti (es. una precisa inclinazione dei pannelli, l’utilizzo di zavorre in sostituzione di fori di fissaggio, ecc..). Inoltre, sarà necessaria una richiesta di autorizzazione paesaggistica alla Regione o ad un ente da essa delegato (es. Comune, Ente Parco, Provincia). Un provvedimento amministrativo fondamentale per poter edificare in aree protette dove esiste un vincolo di tutela del paesaggio. Solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione, sarà possibile eseguire i lavori.
Autorizzazione paesaggistica: quando è necessaria e quando no?
L’autorizzazione paesaggistica dev’essere presentata tenendo conto delle normative locali, insieme ad una relazione redatta da un tecnico abilitato, così da valutare l’impatto ambientale delle opere da realizzare e la loro compatibilità con il quadro paesaggistico dell’area. La domanda dovrà essere visionata anche dalla Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (entro 45 giorni). Se quest’ultima rilascerà un parere negativo, anche l’Ente pubblico dovrà conformarsi a tale parere. Sarà sempre possibile impugnare il provvedimento al TAR competente per richiederne l’annullamento o presentare osservazioni entro dieci giorni dal ricevimento dell’atto.
Al contrario, l’autorizzazione paesaggistica non è necessaria nei seguenti casi:
- interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria)
- interventi di consolidamento statico e restauro conservativo che non vanno ad alterare lo stato dei luoghi e l’aspetto esteriore degli edifici.
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