Molti diportisti scelgono di mantenere la barca in acqua durante il periodo invernale, optando per un rimessaggio in acqua (chiamato ormeggio invernale) rispetto a quello a secco. Ma questo cosa significa?
Lasciare la barca in acqua: motivi e rischi.
Questo tipo di scelta è legato strettamente alla necessità di lasciare la barca in acqua per continuare la navigazione anche nei mesi invernali. Ma quali rischi si corrono? Sicuramente ci si dovrà aspettare una maggiore usura dell’imbarcazione, oltre ai pericoli che provenienti dalle intemperie della stagione fredda (es. mareggiate, tempeste, ghiaccio, ecc..) e dell’acqua salata. Inoltre, si potrebbe incorrere nell’osmosi e nella formazione di umidità. Il vantaggio, però, sarà quello di avere sempre a disposizione la propria imbarcazione per eventuali “uscite”. Altro pro è il mantenimento del vetroresina della carena intatto, evitando il contatto con l’invaso.
Barca in acqua durante l’inverno: facciamo due conti.
E in termini economici qual è la differenza tra il rimessaggio in acqua e quello a secco? Spesso, in molti dei porti turistici, il posto barca in acqua durante la stagione invernale risulta più costoso rispetto a quello a terra. Inoltre, va messo in conto che è necessario comunque effettuare alaggio e varo della barca almeno una volta l’anno. Cosa che farà lievitare ancora di più i costi del rimessaggio in acqua. Il rimessaggio a secco, naturalmente, renderà le operazioni di manutenzione e pulizia più agevoli, oltre al fatto che la barca resterà lontana dalle intemperie invernali.
Quando la barca non va in letargo: cosa fare?
Usare la barca 12 mesi l’anno è il sogno di qualsiasi diportista. Ideale sarebbe usare il periodo invernale per dedicarsi ai lavori da fare a bordo come ammodernamenti, modifiche, installazione di nuovi strumenti, ecc.. Insomma, riuscire a ritagliarsi un po’ di tempo per tutte quelle piccole e grandi manutenzioni all’interno della barca che si rimandano sempre!
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