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Acqua di Mare Disaerata e Areata: Cosa Succede agli Acciai Inox?

In presenza di acqua di mare disaerata e aerata, come si comportano gli acciai inossidabili, visto l’incremento del loro impiego nella componentistica con applicazioni marine, negli impianti di dissalazione, nelle navi cisterna per prodotti chimici e nei rivestimenti protettivi delle piattaforme petrolifere in mare aperto? Nel post di oggi risponderemo a questa domanda!


Acqua di mare disaerata: quanta resistenza hanno gli acciai?

L’acqua di mare disaerata viene solitamente utilizzata negli impianti di distillazione a espansioni multiple o nei sistemi di iniezione d’acqua nei campi petroliferi. Qui gli acciai inossidabili presenti (es. componentistica come pompe, alberi, bulloneria, rivestimenti) hanno una resistenza maggiore rispetto a quella che avrebbero in presenza di acqua di mare aerata. Perché questo? Perché la reazione catodica che permette la propagazione della vaiolatura, è basata sul processo di riduzione dell’ossigeno. Quindi, in mancanza di ossigeno, la reazione non può avvenire. In questo caso, l’utilizzo degli acciai inossidabile risulta la scelta ideale.

Acqua di mare aerata e idrogeno solforato: quali rischi?

Come reagiscono gli acciai inossidabili se nell’acqua di mare aerata è presente dell’idrogeno solforato? Questo gas, infatti, aumenta notevolmente il rischio di vaiolatura sulle superfici. Anche in questo caso, gli acciai inox presentano un’elevata resistenza. Spesso vengono comparati i dati di resistenza corrispondenti a diversi tipi di materiale come l’acciaio al carbonio, quello AISI 316L o il cupronickel. La resistenza alla vaiolatura è considerata fondamentale per molti tipi di applicazioni come per esempio i fasci tubieri degli scambiatori di calore. Il cedimento di uno solo dei tubi potrebbe, infatti, essere la causa del blocco di tutto l’impianto.

 

Protezione catodica: un fattore importante.

In tantissimi casi applicativi che vedono l’acciaio inox in acqua di mare, fondamentale risulta la protezione catodica procurata (in maniera deliberata o meno) dal contatto con materiali come l’acciaio al carbonio. Questo tipo di protezione aiuta a prevenire sia la vaiolatura che la corrosione interstiziale degli acciai inox austenitici in acqua di mare. L’acciaio al carbonio, infatti, è un materiale anodico efficace, oltre ad essere estremamente economico. E nel caso in cui non sia possibile applicare la protezione catodica? Cosa si può fare? Bisogna utilizzare leghe con una maggiore resistenza alla vaiolatura e alla corrosione interstiziale come quelle ad alto contenuto di molibdeno (circa il 6%) e cromo. Esistono, inoltre, alcuni tipi di acciaio inox che vengono utilizzati con ottimi risultati in questo tipo di ambiante (es. AISI 317).


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